QUALE DIETA PER VIVERE MEGLIO E PIU’ A LUNGO?

CONSIGLI UTILI PER UNA CORRETTA ALIMENTAZIONE


LA DIETA MEDITERRANEA

La dieta mediterranea è un modello alimentare che si ispira alle tradizioni culinarie dei paesi del bacino mediterraneo come Italia, Francia, Spagna, Grecia e Marocco. Questo stile alimentare si distingue per la ricchezza nel contenuto di frutta, verdura, legumi, cereali integrali, pesce, frutta secca e un basso contenuto di grassi da prodotti animali.

I benefici della dieta mediterranea, nella prevenzione delle malattie croniche, trovano riscontro in numerosi studi scientifici internazionali.

In generale, è emerso che L’ADOZIONE DI UNA DIETA MEDITERRANEA, o simile a quella mediterranea, RAPPRESENTA UN FATTORE PROTETTIVO CONTRO LE PIÙ DIFFUSE MALATTIE CRONICHE in particolare le malattie cardiovascolari !!

Negli studi condotti, il concetto di dieta mediterranea venne tradotto concretamente in una dieta alimentare caratterizzata da un :

  • ELEVATO consumo di verdura, legumi, frutta e frutta a guscio, olio d’oliva e cereali (che nel passato erano prevalentemente integrali);
  • MODERATO consumo di pesce e prodotti caseari (specialmente formaggio e yogurt) e  vino;
  • BASSO consumo di carne rossa, carne bianca e acidi grassi saturi.

L'UNESCO ha incluso la Dieta Mediterranea nella lista del patrimonio culturale immateriale dell'umanità.

GLI EFFETTI BENEFICI DELLA DIETA MEDITERRANEA

Molti progetti internazionali dimostrano l’efficacia di ADERIRE AD UNA ALIMENTAZIONE MEDITERRANEA per prevenire o comunque ritardare le complicazioni cardio cerebrovascolari (ictus, infarto, diabete, ipertensione ) che sono patologie croniche dell’invecchiamento ma contrastabili con movimento, sana e varia alimentazione. Gli alimenti non sono semplici fonti di calorie ma veicoli di preziosi messaggi molecolari che possiamo imparare a sfruttare a nostro favore.

Il rischio di infarto del miocardio acuto è collegato quasi esclusivamente a nove fattori di rischio.

 Essi sono:      

  • TABAGISMO
  • ALTI LIVELLI DI COLESTEROLO
  • IPERTENSIONE
  • DIABETE
  • OBESITÀ ADDOMINALE
  • STRESS
  • MANCANZA DI CONSUMO QUOTIDIANO DI FRUTTA E VERDURA
  • CONSUMO DI ALCOL
  • MANCANZA DI ESERCIZIO FISICO 

In accordo con le evidenze scientifiche, CONSIGLIO di SEGUIRE UN REGIME ALIMENTARE DI TIPO MEDITERRANEO, indipendentemente dal motivo per cui si è giunti ad un consulto di tipo nutrizionale. La dieta mediterranea, qualora si dovesse ricercare un dimagrimento, dà sul lungo margine, gli stessi risultati di tutte le diete ‘alla moda’ che si trovano oggi sui giornali, internet etc e con la certezza di non fare soltanto perdere i kili sgraditi ma di ottenere un livello di benessere fisiologico e una prevenzione delle malattie croniche dell’invecchiamento certo.


LA ‘FAMOSA’ PIRAMIDE ALIMENTARE ITALIANA                   

La piramide alimentare, tutti ne hanno sentito parlare almeno una volta, ma…cos’è esattamente?

Si tratta di una rappresentazione grafica utilizzata per descrivere un certo tipo di dieta, che permette di capire a colpo d’occhio quali siano i principi fondamentali del modello alimentare raffigurato.

(clicca sull'immagine se vuoi entrare nel sito www.piramideitalina.it)

Esistono diversi tipi di piramide alimentare, ogni nutrizionista ne può ideare uno, ma in generale il principio con cui sono costruite è lo stesso:

  • alla base si trovano gli alimenti che devono essere consumati tutti i giorni e, via via che si sale verso l’apice, la frequenza di assunzione dei vari cibi si dirada;
  • ad ogni alimento, inoltre, corrispondono delle frequenze di assunzione consigliate. Salvo alcune eccezioni, quando si osserva una piramide alimentare, basta tenere a mente questo principio per capirne il significato.

La piramide alimentare più famosa, e certamente una delle prime ad essere stata creata, è quella della dieta mediterranea, tipicamente basata sul consumo di:

  • CEREALI E DERIVATI,
  • FRUTTA,
  • ORTAGGI,
  • LEGUMI,
  • OLIO EXTRA-VERGINE D’OLIVA
  • PRODOTTI ITTICI. 

La nuova piramide alimentare è così strutturata per EDUCARE LA POPOLAZIONE AD UNA CORRETTA ALIMENTAZIONE, difatti si ritrovano alla base parole come ATTIVITÀ FISICA, CONVIVIALITÀ, STAGIONALITÀ E PRODOTTI LOCALI mai viste prima.

Alla base si ritrova l’acqua, le linee guida ci invitano a bere almeno 1,5 l di acqua al giorno. Il nostro corpo è costituito per il 65-70% da acqua.

Salendo si ritrovano gli alimenti da consumare ad ogni pasto principale: frutta, verdura e cereali come pane, pasta, riso, la novità è il cous cous segno evidente dell’integrazione multi-culturale della nostra società. Su frutta e verdura spicca l’indicazione variare i colori (i 5 colori del benessere).

Gli alimenti da consumare nell’arco della giornata sono invece, la frutta con guscio, i semi (girasole, sesamo…) e le olive, il latte e i derivati, l’olio extravergine di oliva ed erbe, aromi e spezie (al fine di diminuire il consumo del sale). 

Gli alimenti da consumare con frequenza settimanale sono invece il pesce e i molluschi, i legumi, le uova e la carne bianca in particolare la carne di pollo (evitare però la pelle).

I salumi e la carne rossa invece sono quasi all’apice della piramide e proprio sulla vetta della piramide troviamo i dolci che non devono essere banditi, ma consumati con moderazione.

Il riferimento alle porzioni moderate ci insegna che nessun alimento deve essere eliminato ma alcuni devono essere consumati meno frequentemente di altri.

 

Uno degli intenti principali della piramide alimentare Italiana, oltre a suggerire le corrette quantità giornaliere e settimanali delle varie categorie alimentari, è quello di proporre un’alimentazione il più varia possibile al fine di assumere molti nutrienti e non cadere in una dieta monotona fatta sempre delle stesse cose che può portare ad uno stato di malnutrizione nonostante un apporto calorico anche elevato. Attenzione: La malnutrizione infatti non è uno stato legato solo al ‘peso’ di una persona ma alla sua composizione corporea. Si può essere ‘obesi malnutriti’ !!


CONSIGLI UTILI

ASSUMERE MOLTA FRUTTA E VERDURA

L'assunzione quotidiana di un'abbondante razione di frutta e verdura (4-5 porzioni) dovrebbe diventare un'abitudine per un'alimentazione corretta: oltre a contenere una consistente quantità di sali minerali e vitamine, i vegetali freschi sono ricchi di fenoli, indoli, cumarine, flavonoidi ed altri phytochemicals, che concorrono al mantenimento della salute dell'organismo e prevengono la formazione di alcune cellule tumorali e dell’invecchiamento cellulare (azione antiossidante).

LIMITARE LE “CALORIE VUOTE”

Non è vero che le calorie introdotte con i diversi cibi sono tutte uguali!

Vengono assorbite a velocità differenti a seconda della quantità di fibra, proteine, carboidrati, grassi e nutrienti contenuti nei cibi che le forniscono. Questa specifica miscela di molecole invia complessi messaggi al nostro corpo.

Per esempio le calorie di una bibita gassata e zuccherata entrano nell’organismo rapidamente, non apportano fitonutrienti, innalzano la glicemia e se non bruciate vanno subito depositate come grassi….ben diverse dalle stesse calorie introdotte per esempio sotto forma di riso integrale…

Zuccheri e alcolici in particolare rientrano in un gruppo di alimenti le cui calorie sono definite “vuote”; questo perché apportano molta energia ma pochissima qualità nutrizionale: secondo le regole dell'educazione alimentare l'assunzione di queste calorie dovrebbe essere ridotta al minimo.

Altro zucchero spesso troppo consumato come dolcificante è il ‘FRUTTOSIO’ che è ancora più 'pericoloso' dello zucchero comunemente utilizzato. Ha infatti proprietà dismetaboliche che facilitano l’accumulo di trigliceridi e depositi di grasso, di calcoli renali oltre all’instaurarsi di insulino-resistenza e patologie cardiovascolari ad essa associate. 

 

Per “lipidi che forniscono calorie vuote” si intendono quei grassi animali, idrogenati e ricchi di additivi, tipici delle lavorazioni industriali. Al loro posto, è buona regola usare olio extra-vergine d'oliva, che apporta una buona quantità di vitamina E ed acido oleico e linoleico.

SI' AI CEREALI INTEGRALI   

È buona abitudine consumare cereali integrali: hanno un elevato potere saziante, di conseguenza forniscono energia per molte ore. Addirittura, chi assume molti cibi integrali tende a perdere pian piano l'abitudine di mangiare dolci, zuccheri ed alimenti raffinati.

Farine e riso non integrale apportano poche proteine, sali e vitamine, ma molto amido: il processo di raffinazione al quale sono sottoposti li priva infatti delle proprietà originarie.

Sali minerali, vitamine e fibre sono ben rappresentati nei CIBI INTEGRALI che hanno inoltre un basso indice glicemico cioè hanno una scarsa capacità di innalzare la glicemia e di stimolare la produzione di insulina salvaguardando l’organismo dal pericolo della insulino-resistenza. E’ buona abitudine, quindi, preferirli ai raffinati in uno o due pasti giornalieri

SI' AI GRASSI BUONI

SI’ ai grassi buoni che sono molto importanti nella nostra alimentazione : Omega 3 (salmone, sgombro etc), Olio extravergine Di Oliva, Mandorle, Noci brasiliane, semi di sesamo.

NO a : Margarina e grassi idrogenati (attenzioni ai prodotti da forno come crackers, biscotti, snack, patatine fritte), oli vegetali non pressati a freddo, grassi saturi in eccesso da carni rosse, derivati del latte.

NO A CIBI CONSERVATI E PRECOTTI

Le conserve e gli alimenti precotti offerti dal mercato sono esclusi dalla lista dei cibi prevista da una buona educazione alimentare: spesso, infatti, contengono additivi dannosi per l'organismo, sono poveri di micronutrienti e presentano un indice glicemico superiore all'alimento fresco.

NON CONSUMARE SOLO ‘CARNE’

Tumore al colon, artrite, calcoli renali e malattie cardiocircolatorie sono esempi di patologie riconducibili anche (ma non solo) alla quantità di carne assunta, che, secondo l'educazione alimentare, dovrebbe essere consumata in non più di tre-quattro occasioni settimanali. Cereali e legumi, pesce o uova possono sostituire egregiamente la carne quando indicato dal nutrizionista.   

COTTURA BREVE DEI CIBI

Per evitare la denaturazione delle proteine e la perdita delle vitamine contenute, le verdure non dovrebbero essere cotte per tempi molto lunghi, preferire la cottura con pentola a pressione o a vapore.

MANGIARE POCO E SPESSO

Non si dovrebbe assumere cibi in quantità maggiori rispetto al reale bisogno dell'organismo; a tal proposito si possono adottare delle tecniche per attenuare la sensazione di fame. L'assunzione di cibi integrali e verdure rappresenta un semplice ma valido aiuto, in quanto porta all'ingestione di cibi molto voluminosi e poco calorici.

Si possono consumare le verdure o la frutta destinata a quel pasto all’inizio del pasto stesso per attenuare la sensazione di fame con le fibre in esse contenute ed iniziare a saziarsi con un cibo sano e meno calorico. È bene, inoltre, mangiare spesso durante la giornata, ma in piccole dosi per evitare i cosiddetti “crampi di fame allo stomaco”.

MASTICARE MOLTO A LUNGO

Si possono aiutare i processi digestivi con la masticazione: infatti, in base all'educazione alimentare, masticare gli alimenti a lungo significa preparare già il cibo, facilitandone la digestione. In più, mangiare lentamente evita di assumere più spuntini tra i vari pasti della giornata, ma non solo: è stato dimostrato che chi mangia più velocemente ingurgita grandi quantità di cibo rispetto a chi mangia con calma.